



All’interno della St. Andrew Greek Orthodox Church di Randolph, la luce si fa teologia.
Le vetrate in vetro legato a piombo realizzate dallo Studio Mellini Mosaici e Vetrate d’Arte di Firenze interpretano il linguaggio della tradizione bizantina attraverso la purezza e la trasparenza del vetro, trasformando la luce naturale in un canto sacro di colori e simboli.
Nella spiritualità ortodossa, la luce è manifestazione del divino, segno della luce increata che irradia dal volto di Cristo risorto.
Le quattro vetrate raccontano altrettanti momenti e figure della storia della fede, unite da un unico filo teologico: la presenza trasfigurante di Dio nella vita umana.
Realizzate con vetri soffiati, dipinti a grisaille e legati a piombo, queste opere traducono la ieraticità dell’icona in un linguaggio che si apre alla luminosità dello spazio, proiettando sul fedele riflessi che evocano la grazia, la gloria e la pace.
Nella prima vetrata, San Costantino e Sant’Elena sono raffigurati in maestà regale, custodi e testimoni della Santa Croce.
Costantino, il primo imperatore cristiano, e sua madre Elena, che trovò la Croce a Gerusalemme, rappresentano la trasformazione della storia umana in storia di salvezza.
La luce dorata che li circonda è simbolo della vittoria della fede sul potere, del Regno che non è di questo mondo ma che illumina ogni regno terreno.
La seconda vetrata raffigura Santa Fotina (Photini), la Samaritana che al pozzo di Sicar incontrò Cristo e ricevette l’acqua viva dello Spirito.
Il gesto del suo dialogo con il Signore è un invito alla conversione del cuore, all’ascolto della voce che disseta ogni sete interiore.
Nei toni limpidi dell’azzurro e del bianco, la vetrata riflette la purezza della fede che nasce dall’incontro personale con il Cristo vivente.
La terza vetrata raffigura il primo incontro del Risorto con le donne al sepolcro, momento centrale del mistero pasquale.
Cristo appare avvolto da un alone dorato, simbolo della luce increata che vince le tenebre della morte.
Il gesto delle donne, colte tra stupore e adorazione, esprime l’inizio della testimonianza: la fede che nasce dalla visione della gloria e si trasmette come annuncio di speranza al mondo.
Nella quarta vetrata, Santa Caterina d’Alessandria è rappresentata con la ruota del martirio e il libro della sapienza.
Martire e filosofa, è simbolo della conoscenza illuminata dalla fede e della bellezza come via al divino.
I riflessi di porpora e oro che attraversano la figura alludono alla sua regalità spirituale: la santità che unisce la mente e il cuore nella luce di Cristo.
Le quattro vetrate formano un itinerario teologico di luce, dove la mano e l’anima fiorentine incontrano la spiritualità dell’Oriente cristiano.
Ogni figura è icona e presenza, preghiera e colore, segno visibile della comunione tra terra e cielo.
Il nostro studio, fedele alla grande tradizione dell’arte sacra, ha voluto in queste opere custodire la purezza della linea bizantina unita alla raffinatezza tecnica del vetro italiano, affinché ogni raggio di luce che attraversa il vetro diventi una parola di fede e di bellezza.
Lo Studio Mellini Mosaici e Vetrate d’Arte desidera esprimere la propria profonda riconoscenza alla St. Andrew Greek Orthodox Church di Randolph, al suo clero e alla comunità, per la fiducia e la sensibilità con cui hanno accolto queste opere.
In particolare, un sentito ringraziamento per aver reso possibile un dialogo fra tradizione bizantina e arte fiorentina, un incontro in cui la luce — come nella fede stessa — diventa il primo e più puro linguaggio di Dio.



