


Nel 2016, la parrocchia di St. John Neumann ad Austin (Texas) ha inaugurato una cupola a mosaico monumentale realizzata dal laboratorio Mellini Art Glass & Mosaics di Firenze, che si distingue non solo per la sua imponenza ma anche per la sua profondità teologica ed artistica.
Il diametro della cupola è di 72 piedi (circa 22 metri), rendendola una delle più grandi cupole a mosaico negli Stati Uniti.
È stata composta da oltre 10 milioni di tessere di mosaico in smalto , pasta di vetro non trasparente italiana di prima qualità, in oltre 1.200 tonalità’ di colori, selezionate con cura per tonalità e intensità luminosa.
Il processo ha richiesto anni di lavoro: progettazione liturgica e iconografica, disegni preparatori in scala reale, prototipi e modelli, fino alla produzione vera e propria delle tessere e alla posa in opera con nostro personale specializzato.
Il laboratorio di Firenze (Mellini) ha curato anche la fase artistica: il disegno a grandezza reale, la scelta dei colori, la lavorazione artigianale delle tessere, il taglio, e il montaggio in opera.
La cupola non è solo decorazione: è un vero e proprio catechismo visivo, un racconto teologico e simbolico che invita alla contemplazione.
Al centro campeggia l’Agnello vittorioso (“Lamb of God”) sorretto dal libro dai sette sigilli (dal libro dell’Apocalisse), circondato da serafini e cherubini, simboli della gloria celeste.
Attorno al centro, nel primo anello, i quattro Evangelisti: Matteo, Marco, Luca e Giovanni, ciascuno nelle sembianze simboliche tradizionali (uomo, leone, toro, aquila). Essi affermano la Parola di Dio, la Rivelazione.
Un secondo anello presenta scene che prefigurano l’Eucaristia, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento: il Sacrificio di Isacco (Antico), il sacerdote Melchisedek che offre pane e vino, il miracolo delle Nozze di Cana e la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Un anello più esterno rappresenta i Dodici Apostoli (ciascuno con strumenti o simboli del loro ministero o martirio), alternati con i dodici figli / tribù di Israele (ognuno con lo scudo che reca il simbolo della tribù), unendo così il popolo dell’Antico Testamento con la comunità apostolica.
Sul bordo più esterno, una fascia reca visualmente o testualmente la Preghiera del Signore (Lord’s Prayer).
Nei pendentivi, al di sotto della cupola, sono raffigurati angeli che reggono iscrizioni con le parole in latino dei quattro attributi della Chiesa secondo il Credo: Unam, Sanctum, Catholicam, Apostolicam (Una, Santa, Cattolica, Apostolica)
La cupola è concepita per elevare lo sguardo e il cuore: entrare nella navata della chiesa e sollevare la vista verso il soffitto significa entrare in contatto con la dimensione celeste, partecipare visivamente al mistero della comunione dei santi, della gloria divina.
I colori — dorati, gemmati, intensi — trasmettono una luminosità che non è solo decorativa, ma simbolica: il chiarore della gloria, la luce divina che vince le tenebre.
Il mosaico, come medium, offre una durabilità nel tempo, una fisicità che resiste agli agenti atmosferici e al passare degli anni, mantenendo la vivacità del colore e la nitidezza delle forme. Il fatto che sia fatto a mano, con smalti raffinati italiani, aggiunge valore artistico e artigianale.
Il laboratorio ha messo in campo competenza tecnica, ma anche sensibilità artistica e conoscenza della tradizione dei mosaici e delle arti sacre italiane.
Il coordinamento fra progettisti, teologi, artisti, per garantire che ogni elemento iconografico non sia solo bello ma coerente con la fede cattolica e con il messaggio liturgico della parrocchia.
L’attenzione alla qualità del materiale: scelta di smalti, vetri, resine e supporti adeguati, per garantire la stabilità, la luminosità e la resa visiva anche a distanza.
La personalizzazione: ogni scena, figura, colore è stato pensato per dialogare con l’architettura della chiesa, con le luci naturali ed artificiali, con le proporzioni spaziali — non un mosaico “appeso”, ma integrato nell’edificio, nell’visione liturgica.


